Brevi cenni storici della parrocchia S. Pietro Apostolo
La Parrocchia di S. Pietro Apostolo sorge nel territorio che comprende parte del quartiere “Palazzello” e parte del quartiere “Beddio”. E’ stata eretta da Mons. Francesco Pennisi, Vescovo di Ragusa, il 22 febbraio 1960 con Bolla Vescovile ed ha ottenuto il riconoscimento civile con decreto del Presidente della Repubblica il 7 ottobre 1960.
Fino al 1966 la Parrocchia ebbe come sede provvisoria la Chiesa del SS. Salvatore e come parroco il Sac. Salvatore La Terra, nominato il 15 agosto 1960. Nel giugno del 1966 il Parroco affittò un garage in Via dell’Olivo ove veniva celebrata un sola S. Messa la domenica.
L’11 ottobre 1966 fu nominato parroco il Sac. Salvatore Guarneri con nomina del Vescovo Mons. Francesco Pennisi e fu immesso nell’ufficio di Parroco il 29 novembre 1966.
Dal settembre 1966, prima come Vicario Economo e poi come Parroco, il Sac. Salvatore Guarneri iniziò le varie attività pastorali. Si cominciò a celebrare la S. Messa quotidiana e festiva; iniziò la catechesi dei fanciulli, dei ragazzi, dei giovani e degli adulti; si formarono i vari gruppi di Azione Cattolica; ci si prese cura degli ammalati.
Approfittando della benedizione delle case si fece il primo censimento della Parrocchia e, di conseguenza, lo schedario parrocchiale. La Parrocchia risultò composta da 1125 anime. In questo lavoro pastorale il Parroco ebbe come collaboratori i giovani della F.U.C.I., alcune Suore dell’Istituto Sacro Cuore di Gesù e qualche seminarista del Seminario Vescovile. Il garage fungeva da luogo dove celebrare l’Eucaristia, dove fare le varie riunioni, di catechismo e di gruppo, dove trascorrere il tempo libero anche con proiezioni cinematografiche. Nel frattempo, ottenuta l’approvazione del progetto della Chiesa, si cominciò a costruire la Canonica e i locali di ministero pastorale in Via Lazio.
Ci si trasferì nei nuovi locali nell’estate del 1972. Il salone parrocchiale fu adibito a Cappella per celebrare l’Eucaristia e le varie liturgie, mentre le altre stanze, comprese quelle della canonica, servivano per le altre attività pastorali.
La popolazione parrocchiale (di circa 5.000 anime) era formata, per la maggior parte, da famiglie giovani provenienti da vari quartieri di Ragusa, specialmente dal centro e da Ibla. Il salone parrocchiale, adibito a Chiesa, ben presto si rivelò insufficiente, per cui nelle principali feste la S. Messa veniva celebrata all’aperto (tempo permettente), e per l’amministrazione della Cresima e della Prima Comunione si ricorreva o alla Piazza, oggi G. Lupis, o alle varie Chiese di Ragusa (Cattedrale, San Giorgio, S. Cuore di Gesù, Chiesa dell’Immacolata, S. Maria Ausiliatrice, Preziosissimo Sangue, SS. Ecce Homo). Finalmente, nel 1986 fu finanziato il primo lotto per la costruzione della Cripta.
Il 28 giugno 1989, dopo la Celebrazione Eucaristica all’aperto, S.E. Mons. Angelo Rizzo, Vescovo di Ragusa, alla presenza di innumerevoli fedeli, ha benedetto e posto la prima pietra della erigenda Chiesa di S. Pietro Apostolo.
Dopo varie vicende e con le generose offerte dei fedeli, la nuova Cripta è stata benedetta dal Vescovo il 28 giugno 1995, con la partecipazione di una folla immensa. Da notare che con i soldi stanziati dalla Regione Siciliana si sono potute realizzare solo le fondamenta, i pilastri e parte della copertura della cripta. Tutto il resto e parte del solaio è stato fatto con il contributo generoso dei fedeli. In quell’occasione il Parroco ebbe a dire:”…c’è stata una catena ininterrotta di mani nelle quali, oltre alle generose offerte, c’era anche il cuore. Possiamo dire che è stata una catena di cuori quella che si è stretta attorno alla Parrocchia. E quando c’è di mezzo il cuore, tutto è possibile.”
Finalmente, dopo più di trenta anni, si è avuto una Chiesa (anche se non quella definitiva) dove poter celebrare gli atti di culto e le varie liturgie con la dignità e la solennità dovuta a Dio. Non c’è stata più la necessità di andare a chiedere alle altre Chiese di Ragusa ospitalità per l’amministrazione della Cresima e della Prima Comunione. Mediante due cantieri di lavoro si è potuto dare una sistemazione al sagrato della Chiesa e alla parte antistante i locali di ministero pastorale.
Attualmente la Parrocchia conta circa 7.000 abitanti con oltre 1.550 nuclei familiari. Ogni anno circa 300 ragazzi sono inseriti al Catechismo. I gruppi che operano in Parrocchia sono: “gruppo Adulti, 2 gruppi “Famiglia”, Gruppo ”Maria di Nazaret”, Focolare dell’amicizia, centro di Ascolto, , Conferenza S. Vincenzo, Rinnovamento nello Spirito, Gruppo catechisti, Gruppo Educatori, Gruppo incaricati per la visita agli ammalati, Gruppo Accoliti e Ministri straordinari della Comunione, Gruppo adulti di Azione Cattolica, Gruppo Ministranti, 5 Gruppi A.C.R., Gruppo Giovanissimi, Gruppo Giovane Gruppo per le feste, Gruppo per la Cura della Chiesa e due cori parrocchiali.
Ogni anno, nell’ultima settimana di giugno, si svolge la festa in onore di San Pietro Apostolo con la partecipazione non solo degli abitanti del quartiere, ma anche di altre persone provenienti da tutta la città.
Don Salvatore Guarneri ha svolto il suo ministero di Parroco all’interno della comunità, coadiuvato da diversi vicari avvicendatisi nel corso degli anni, fino al 19 novembre 2014, data dalla quale Don Gino Ravalli, in una celebrazione presieduta dal Vescovo e partecipata in maniera numerosa dai fedeli, ha assunto la cura della comunità in qualità di Parroco.
Questi sono brevi cenni di storia della Parrocchia. Ma la vera storia della Parrocchia è quella che avviene nel cuore e nella coscienza. Non si vede perché a lavorare è direttamente Dio, che opera nel segreto delle anime. E’ la storia della costruzione della Chiesa spirituale, edificata sulla fede e sull’amore a Cristo Gesù. Quella costruita con le pietre vive, così come dice l’Apostolo Pietro: “Quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio mediante Gesù Cristo”. (1 Pt. 2,5) Ed è a questa costruzione, a questa storia che tutti i fedeli devono lavorare in modo che la Comunità parrocchiale sia viva e si ponga nel quartiere come segno di salvezza per tutti.